Tuffi dalla piattaforma
La parola “piattaforma” viene spesso citata, leggendo o parlando di computer, a proposito di qualcosa di non ben definito ed utilizzato per costruire qualcos’altro. Tipicamente si sente dire: “Questo sito è realizzato su piattaforma Pippo”, oppure si apprende che il sistema di un’azienda è tutto basato su piattaforma Pluto, o ancora che si può usare un programma con la piattaforma Paperino.
Piattaforme per tutti i gusti
Che cos’è questa piattaforma? Un impianto per l’estrazione di petrolio nei mari del Nord? Un struttura da cui lanciarsi in tuffi acrobatici? Evidentemente no. In informatica il termine “piattaforma” indica un insieme di hardware e software che servono come base per realizzare altri programmi. In questo modo, utilizzando parti già pronte e disponibili sulla piattaforma, i programmatori chiamati a realizzare nuove funzioni arrivano più facilmente al risultato. Naturalmente la maggior efficienza nello sviluppo di nuovi programmi va a scapito di una minor libertà di manovra, in quanto le funzioni presenti sulla piattaforma vanno prese così come sono, senza grandi possibilità di intervento.
Piattaforma per scegliere abiti
Vi abbiamo confuso ancora di più le idee? Facciamo un esempio di vita non informatica. Immaginate di dovervi procurare abiti nuovi per una grande occasione, un matrimonio importante, ad esempio. Potreste recarvi dalla sarta e farvi confezionare su misura ogni pezzo, così sarete veramente unica e farete restare di sale tutte le vostre amiche. Si comportano così le star e le donne dell’alta nobiltà, che si rivolgono direttamente agli stilisti più famosi lanciando addirittura nuove mode. C’è chi può.
Se, invece, appartenete a classi sociali più normali, probabilmente andrete a visitare una o più catene di abbigliamento alla ricerca degli abiti di vostro gusto e probabilmente acquisterete il tutto nello stesso punto vendita perché lì troverete anche gli accessori coordinati e la sartina pronta ad eseguire orli o piccole modifiche affinché ogni pezzo vi calzi a pennello. Ebbene, se vi comportate così, state proprio utilizzando una piattaforma: scegliete nello stesso negozio pezzi diversi nella vostra taglia e di colore adatto all’occasione, li componete secondo i vostri gusti e necessità, fate minimi adattamenti se proprio necessario, aggiungete qualcosa di vostro (la spilla ereditata dalla nonna, ad esempio) e ne uscite con il vostro personalissimo stile. Infatti l’amica che si serve nella stessa catena di abbigliamento sarà vestita in modo completamente diverso da voi: la piattaforma dispone di tanti pezzi differenti e così permette a ciascuno di ottenere risultati personalizzati.
Naturalmente avere Armani ai vostri piedi per soddisfare ogni minimo capriccio dev’essere un’altra soddisfazione, ma la grande distribuzione consente a molte più signore (e signori) di uscire vestite decorosamente e di togliersi qualche sfizio in più per essere sempre moda: potere delle piattaforme!
Piattaforme informatiche
Tornando ad argomenti seri, le piattaforme consentono anche a chi non ha budget elevati di dotarsi di sistemi informativi moderni o siti web piacevoli e funzionali. Pensate che la maggior parte dei siti per la vendita online si basa su poche piattaforme standard. Esistono piattaforme completamente gratuite, piattaforme professionali vendute a caro prezzo oppure piattaforme gratuite che possono essere arricchite da accessori a pagamento. Quest’ultimo è un caso molto comune nel mondo web, dove il livello di ingresso è gratis per permettere a molti di accedere, poi chi vuole può acquistare funzioni aggiuntive.
Concedeteci un’ultima nota linguistica: a volte le piattaforme si chiamano anche “ambienti”, termine che in informatica è utilizzato nell’ambito della programmazione o nei sistemi operativi (avete mai sentito parlare di “ambiente Windows” o “ambiente Linux”?). Il termine, che non ha nulla a che fare con il clima o l’inquinamento, viene usato anche per piattaforme in senso generico. D’altra parte nei negozi di abbigliamento si vendono a volte anche profumi, vero?
Come vedete, si può ragionare un po’ di informatica anche scegliendo i golfini.