L’educazione delle ragazze

Nei dibattiti sul divario digitale di genere mi viene spesso chiesto di dare qualche consiglio alle ragazze per aiutarle, se mai ce ne fosse ancora bisogno, a conquistare il loro posto nel mondo anche in ruoli che l’immaginario collettivo assegna ai maschi. Lo faccio con le parole di una grande informatica, Grace Hopper, eterna ragazza che incoraggiò molte ragazze ad affermare i loro valori.

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Che grazia, Dr. Grace!

Non può mancare Grace Hopper nei ricordi delle grandi donne del passato che hanno reso grande l’informatica. Grace Hopper era una scienziata di primissimo piano ed aveva una brillante personalità.

Chi era Grace Hopper?

Grace Hopper era un’insegnante di matematica newyorkese che, volendo rendersi utile al suo paese, si arruolò in Marina durante la Seconda Guerra Mondiale. Divenne una delle principali programmatrici del Mark I, calcolatore per le traiettorie dei missili, e diede il suo apporto fondamentale all’evoluzione dell’informatica.

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Se Ada fosse stata piemontese

Ada Byron era nata da una breve e passionale relazione tra sua madre Anna Bella, matematica torinese che non aveva saputo fare bene i suoi conti, con il poeta inglese George Gordon Byron. Ada era stata istruita nelle lettere e nelle scienze sotto la guida della matematica piemontese Maria di Sommariva. A 17 anni Ada era entrata all’Università di Torino, dove  aveva incontrato il professor Babaciu diventandone l’allieva preferita.

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Ada, a che serve il calcolatore?

Questo è un dialogo immaginario sull’origine del calcolatore. La versione originale è stata scritta in inglese con il titolo.  “What is a computer for, Milady?”

1840, Ockham Park, la residenza di Lady Ada Lovelace nel Surrey, Inghilterra.
Ada Lovelace (AL) e Charles Babbage (CB) sono in biblioteca all’ora del tè dopo che Babbage è tornato dal suo viaggio a Torino.

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