Che cos’è il nome del sito?
Facciamo finta di essere i titolari di un affermato ristorante italiano chiamato “La Tavola Imbandita” e di aver deciso di sbarcare su Internet con un nostro sito web per attirare nuovi clienti o, quantomeno, per presentare informazioni di noi anche a chi ci conosce solo per sentito dire.
Come scegliere il nome del sito? La scelta ovvia e logica è tavolaimbandita.it, ma supponiamo per un momento che questo dominio Internet non sia disponibile.
Quali nomi sono da evitare?
Vediamo innanzitutto i nomi del sito che sono da evitare.
ristorantelatavolaimbandita.it – Troppo lungo da dire e da scrivere su un biglietto da visita o su qualunque altro materiale pubblicitario.
tavolaimbanditabaldisserotorinese.it – Ancora più lungo: l’abbinamento con il luogo è sconsigliabile, soprattutto in questo caso (fosse stato Asti, ancora ancora).
la-tavola-imbandita.it – I trattini nel nome di dominio non sono il massimo e danno l’impressione di affanno o balbettio.
tavolaimbandita.net – Sembra una soluzione di ripiego perché tutti gli altri domini sono già occupati da una casa di riposo, un negozio di casalinghi, una galleria d’arte e un altro ristorante.
rcclti.it –Sequenza di lettere più difficile da ricordare che il nome di tutta la suddivisione della catena alpina. Sarebbe di gran lunga preferibile rti.com che fa tanto “international” e si ricorda facilmente. L’unico problema potrebbe essere che un nome di domino così sintetico difficilmente sarà ancora libero.
risttavimb.it – Le abbreviazioni rendono il risultato difficile da ricordare e pronunciare; pensate poi di doverlo dettare per telefono!
tavolaimbandita.org – A meno che il vostro ristorante sia un’associazione benefica, lasciate il .org a chi ne ha davvero diritto.
tavolaimbandita.edu – Idem come sopra, a meno che siate una scuola per cuochi.
tavolaimbanditasnc.it o tavolaimbanditasrl.it – La forma societaria interessa al vostro commercialista o a noiose pratiche burocratiche, non ad attirare buongustai.
Nei casi di attività molto popolari probabilmente come nome del sito ci si dovrà accontentare del meno peggio, perché cambiare il nome del locale potrebbe essere un’operazione troppo drastica. Quando invece si parte con un’impresa o un progetto nuovo, il nome del dominio Internet dovrebbe essere considerato con la stessa cura con cui si seleziona il nome stesso dell’impresa e vanno adottati alcuni accorgimenti per proteggere il frutto della scelta.
Quali nomi conviene registrare?
Supponiamo quindi che abbiate individuato il nome perfetto per la vostra iniziativa, nel caso del nostro esempio tavolaimbandita.it. Ecco che cosa dovete fare.
- Registrare il nome del sito nel dominio .it.
- Registrate lo stesso nome del sito almeno nei domini .com, .eu, .net.
- Registrate il nome in tutti i domini rilevanti al perimetro del vostro business, ad esempio negli stati esteri dove avete l’obiettivo di operare.
- Per meglio blindare il nome da futuri concorrenti acquistate anche il nome latavolaimbandita.it in tutti i domini precedenti.
- Se volete caratterizzare un’impresa locale, considerate di acquistare il sottodominio nella vostra provincia. Ad esempio, se vivete a Torino e volete rappresentare un’attività locale, acquistate il dominio torino.it. Acquistate invece il dominio .to solo se volete operare nelle Isole Tonga.
Tenete presente che molti domini sono riservati e non disponibili anche se non effettivamente utilizzati. Esiste infatti un commercio vero e proprio dei nomi Internet con tanto di offerta per migliaia di dollari dei nomi considerati più attraenti che qualcuno cerca di rivendere. Vedete voi se e quanto siete disposti a spendere.
Come registrare il nome del sito?
Come si fa a registrare i domini? Qui il discorso sarebbe lungo perché, oltre alla registrazione dei nomi da fare presso un rivenditore autorizzato, bisogna pensare se si vuole utilizzarlo anche per la posta elettronica (consigliabile!) e dove dovrà essere ospitato il sito. In altre parole, le modalità per la registrazione possono variare in base a quali altri servizi vengono attivati (hosting, backup, email). Normalmente, se è stato scelto un fornitore che gestisce l’hosting del sito, sarà lo stesso ad occuparsi delle pratiche di registrazione e mantenimento dei nomi di dominio.
Mantenere il nome del sito
Stavamo per dimenticare un piccolo particolare: un dominio non si acquista una volta per tutte, ma si affitta; quindi, ogni anno bisogna rinnovare e pagare nuovamente il dovuto con un’operazione che si chiama mantenimento del dominio. Occhio alla previsione a budget di questi costi e, soprattutto, occhio a non superare i termini per il rinnovo: ci sono pirati che monitorano l’elenco dei nomi in scadenza e sono pronti ad acquistarli per pochi euro in modo da ricattare gli smemorati chiedendo cifre spropositate (nessuna fantasia, tutta vita vissuta!).